Un po’ di storia! L’anno 1964, il giorno 23 del mese di febbraio … sono le precise parole con cui l’avvocato Mario Cecchettani, Notaro in Pontassieve, inizia l’atto costitutivo della nuova Società di Mutuo Soccorso, denominata “S.M.S. Pubblica Assistenza Croce Azzurra di Reggello“.
Dall’atto stesso emergono i 29 soci fondatori: il Sindaco, il Vice Sindaco, praticamente tutti gli assessori comunali , oltre a semplici cittadini provenienti dal capoluogo, da Cascia e da Pietrapiana, fra cui due cuochi, cinque dipendenti comunali, la consorte di uno di questi, un insegnante, tre autisti di cui due tassisti, un agente agrario, un guardaboschi, quattro coloni, un calzolaio ed un pensionato a conferma dell’importanza e del comune desiderio di costituire un servizio consolidato di Pubblica Assistenza per Reggello.
Ad onor del vero la comunità aveva avuto un servizio di soccorso, svolto per anni dalla Croce Rossa ma di cui, purtroppo, era rimasta soltanto una stinta immagine sul bandone di un garage nelle vicinanze del Municipio.
Nell’articolo 3 dello stesso atto si legge ancora che… sede della nuova Associazione è lo stesso Palazzo Comunale di Reggello, a riprova dell’impegno diretto delle cariche istituzionali nella nascente struttura. Leggiamo ancora sull’atto che iI patrimonio iniziale dell’Associazione risultava essere costituito dalle tasse di ammissione; dalle quote annuali dei soci; da eventuali lasciti ed offerte fatte dai soci o da estranei e dai beni acquistati a qualsiasi titolo.
L’atto riporta la composizione del primo Consiglio direttivo della nuova Associazione con Presidente Priamo Nocentini, Vice Presidente Giuseppe Salvucci (Assessore comunale), Segretario Antonino Reggioli, Cassiere Dante Pasquini, Economo Dino Bigazzi, Vice Segretario Enzo Montigiani (maestro elementare) e consiglieri Alfonso Rossi, Italo Bastiani e Pietro Maddii.
Lo scopo della Associazione era ben dichiarato nell’articolo 3 dello Statuto e cioè: “apportare pronto soccorso per mezzo del materiale: autoambulanze, oggetti di pronto soccorso, medicinali, etc. … in caso di infortunio o ferimento o qualunque altra accidentalità possa accadere”: inoltre quello di “prestare servizio di trasporto malati dalle loro abitazioni e viceversa in caso di richiesta” ed inoltre di “rendere gli onori funebri ai soci defunti”.
Nell’atto stilato dal Notaro Cecchettani si legge anche che “l’assemblea delega il Presidente all’immediato acquisto di un’autoambulanza, conferendogli a tale scopo tutte le necessarie facoltà…” ed è questo il primo passaggio significativo e visibile della creazione dell’Associazione attraverso il quale la comunità ne ricavò consapevolezza della reale efficacia. La nuova ambulanza giunse in paese nella tarda primavera del medesimo 1964 accolta con grandi festeggiamenti che si conclusero con una vera e propria processione per tutto il paese con uomini e donne vestiti con le gabbanelle bianche, di fatto i primi volontari. Possiamo leggere nelle cronache del periodo “sfilarono le autorità precedute dal nuovo automezzo e dal labaro comunale seguite da una lunga fila di persone visibilmente soddisfatte della nuova ambulanza”, una Fiat 1100 furgonata di un fiammante color avorio.
Il garage già in precedenza utilizzato dalla Croce Rossa ospitò la nuova ambulanza, il simbolo presente sulla vetusta saracinesca fu sostituito da uno analogo di colore azzurro. La sede della Associazione era questo modesto garage alle spalle del palazzo comunale, a pochi metri dai gabinetti pubblici e così stretto che quando il Consiglio si riuniva era necessario spostare l’ambulanza nel piazzaletto antistante; una piccola scrivania, alcune sedie, una macchina da scrivere ed un attaccapanni ne costituivano l’arredamento. Grazie ai primi volontari, veri e propri pionieri dotati di grande generosità, profonda umanità e senso di solidarietà, l’ambulanza effettuava con regolarità i suoi servizi cittadini, mentre nelle domeniche e festività stazionava a Vallombrosa in località Santa Caterina per assicurare un efficace servizio di pronto intervento a favore dei numerosi turisti presenti, servizio questo mantenuto ininterrottamente fino ai giorni nostri.
II Presidente Nocentini rimase in carica per circa dieci anni ed a lui subentrò il giovane Ettore Grifoni, il quale, nel corso del suo mandato portò all’Associazione una energica ventata di rinnovamento, nonché la spinta per un adeguamento alle condizioni di vita che stavano rapidamente cambiando. Risale a quel periodo l’arrivo della seconda ambulanza: una Citroen Pallas familiare appositamente modificata, il cui acquisto fu reso possibile tramite una sottoscrizione popolare a cui parteciparono le istituzioni locali, le Banche presenti e molte aziende private. Nel frattempo le famiglie associate avevano raggiunto il considerevole numero di 500.
Nel 1974 vi furono nuove elezioni ed il Presidente Grifoni passò il testimone a Demo Borgia, durante il cui mandato furono consolidati gli sforzi e l’impegno per giungere ad una copertura oraria del servizio di pronto intervento più ampia, istituendo per la prima volta i turni notturni ed il numero dei volontari si incrementò grazie all’ingresso di molti giovani e pensionali dotati di buona volontà e di grande spirito altruistico. Risale a questo periodo il primo impegno sistematico con l’Usl di Figline, attraverso il quale una delle due ambulanze fu messa a disposizione dell’Unità Sanitaria per trasferimenti ospedalieri.
Con le elezioni del 1980, al Presidente Borgia succedette Vittorio Fabiani, carico di energie giovanili e di rinnovato interesse. E’ in questo periodo che si consolidano i rapporti con l’Usl e grazie anche all’ingresso di nuovi volontari si possono coprire le nuove richieste di servizi e creare una riserva economica alla quale attingere nell’anno 1982 per l’acquisto di una nuova ambulanza, una Fiat attrezzata e modificata dalla ditta Mariani di Pistoia.
Nell’estate dello stesso anno viene eletto alla Presidenza Danilo Tozzi, fresco di pensione. Animato da un non comune senso di solidarietà e dotato di una straordinaria capacità di simpatizzare con le persone, il nuovo Presidente assume la carica quando la Croce Azzurra dispone di ben 3 automezzi e quindi più pressante emerge l’esigenza di una sede idonea ad ospitare adeguatamente sia gli stessi e sia come luogo di ritrovo e di animazione per i volontari. E’ questo un progetto che Tozzi assume con determinazione e che, anche grazie anche alla stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale, riesce a portare a compimento con successo nel corso del 1988. La nuova sede si componeva di un ampio locale, oltre che un piccolo ufficio, al piano terreno, di un salone al primo piano idoneo per le riunioni e per i vari incontri e di un piccolo ingresso, era inoltre dotata di un ampio piazzale destinato al parcheggio dei diversi automezzi.
Erano questi gli anni in cui sempre più forte si avvertiva la necessità di maggiore impegno nel settore sociale e proprio in quel periodo fu istituito il servizio di trasporto per disabili e portatori di handicap dalle loro abitazioni al centro diurno “L’Aquilone di Figline”. Servizio molto importante nella storia dell’Associazione per il quale fu necessario acquistare un pulmino Fiat Ducato, particolarmente attrezzato per tale servizio e fu anche assunto il primo collaboratore dipendente.
Nello stesso periodo vi fu un deciso coinvolgimento della struttura in attività di protezione civile, settore questo che si andava sempre più affermando nell’attenzione generale. Decisivo fu l’acquisto di due Fiat Campagnole, che opportunamente attrezzate per questo scopo, si dimostrarono particolarmente efficaci. La scelta fu particolarmente apprezzata dai giovani volontari che con rinnovato interesse si affacciarono per prendere parte a questo servizio e la Croce Azzurra di Reggello poté così formalmente costituire il suo gruppo di Protezione Civile attivo nell’avvistamento e nello spegnimento di incendi boschivi e per qualsiasi altra calamità. Tanto grande fu il successo di questo gruppo che si rese presto necessario realizzare una sede separata ubicata nelle strette adiacenze dello stadio comunale. Nel frattempo alle due Fiat Campagnole fu necessario affiancare un pick-up attrezzato ed un fuoristrada dotato di cisterna e pompa.
Uno sviluppo altrettanto formidabile veniva registrato nel settore sanitario, dove ai numerosi interventi di emergenza si accompagnavano i diversi viaggi predisposti per accompagnare i dializzati ai centri di dialisi. Nello stesso periodo fu sviluppato il servizio civile per i giovani, quale valida alternativa al servizio militare. Fu questa una straordinaria opportunità per poter assolvere ai sempre più numerosi impegni a cui l’Associazione era chiamata. Ed è proprio in questo periodo che circa 20 volontari frequentarono il primo corso di soccorritore sanitario.
Si trattava del primo passo di un programma per far acquisire una qualificazione ed una specializzazione al personale impiegato nello svolgimento di compiti sempre più delicati.
Nel frattempo l’Associazione raggiungeva nuovi traguardi: oltre 1100 soci, circa 60 volontari attivi ed un parco mezzi composto da 3 ambulanze, 4 auto per i servizi sociali, 2 furgoni oltre ad un pick-up fuoristrada ed una Fiat campagnola attrezzata per la protezione civile.
Nell’estate 2003 Tozzi lascia la Presidenza attiva dell’Associazione, rimanendovi tuttavia come Presidente Onorario a conferma degli straordinari meriti accumulati. Le nuove elezioni vedono Presidente Emilio Marziali, persona animata da forte spirito pratico, ingegno e generosità, nonché di spiccato spirito di solidarietà, di modestia e di spirito, oltre che di grande volontà. Si chiude un periodo storico della vita dell’Associazione e si apre la via ad una nuova generazione di amministratori che con il loro entusiasmo e le loro idee saranno chiamati a far compiere alla Croce Azzurra il salto di qualità necessario per affrontare le sfide che i nuovi anni impongono. Fra gli obiettivi primari compaiono l’allargamento dei servizi, il rinnovamento ed adeguamento delle strutture, nonché l’acquisizione di nuove autoambulanze ed auto da adibire ai sempre più richiesti servizi sociali. Viene creato un vero e proprio ufficio di amministrazione che diverrà progressivamente il punto di riferimento costante sia per il disbrigo delle diverse pratiche amministrative che per i vitali collegamenti con gli organi dell’ASL e con le agenzie del volontariato.
Nel triennio 2004, 2005 e 2006 vengono complessivamente acquistate due nuove ambulanze, tre autovetture, due furgoni attrezzati ed un pulmino per il servizio sociale, portando a ben 17 i mezzi complessivi a disposizione dell’Associazione. Il numero dei soci supera ora le 1600 unità familiari. All’incremento dei soci fa eco un importante aumento nel numero dei volontari attivi che raggiunge le 120 unità sulle quali far convergere adeguati programmi di formazione in ragione delle nuove necessità di intervento.
Sul finire dell’anno 2007 si registra una gravissima perdita per la Croce Azzurra, scompare all’improvviso il Presidente Marziali a cui dall’inizio dell’anno 2008 succede Piero Taiuti, già in carica nell’Associazione come Vice Presidente e che porta con sé un’importante esperienza manageriale. Prosegue con lui e con il rinnovato Consiglio l’opera di rinnovamento organizzativo dell’Associazione e di ammodernamento del parco mezzi chiamati a sostenere servizi sempre più impegnativi. Nel frattempo si registra un notevolissimo aumento nel numero dei volontari attivi che raggiunge le oltre 200 unità, in maggioranza giovani, a conferma del grande coinvolgimento e dell’attaccamento all’Associazione.
Le votazioni del settembre 2011 portano ad un quasi totale rinnovamento del Consiglio che risulta essere così formato: Presidente: Piero Taiuti; Vice Presidente: Alessandro Piani; Consiglieri: Paola Aglietti, Marco Basagni, Elisabetta Bassi, Alessio Belperio, Andrea Degli Innocenti, Ettore Grifoni, Stefano Innocenti, Damiano Tognaccini.
La Croce Azzurra si trova allora impegnata nella concretizzazione, sviluppo e consolidamento di importanti progetti avviati in precedenza: dal potenziamento della sezione staccata di Figline Valdarno per una più forte presenza sul territorio, allo sviluppo del gruppo donatori di sangue, all’acquisto di un nuovo mezzo fuoristrada dotato di cisterna e pompa, fino al completamento del processo di Accreditamento Sociale, attraverso il quale l’Associazione ha visto ufficialmente riconosciute, anche al di fuori del territorio comunale, le sue straordinarie capacità di servizio.
Il 2012 vede la Croce Azzurra alle prese con la razionalizzazione e sistematizzazione di molte delle sue attività interne: dalla regolamentazione dei controlli sui diversi mezzi e sulle apparecchiature, al rinnovato servizio di lavanderia, alla gestione dei rifiuti sanitari e non solo, all’ampliamento dei locali della Protezione Civile, alla formazione per i diversi volontari impegnati nei Servizi Sociali, al potenziamento delle apparecchiature di monitoraggio pazienti, al riassetto dei mezzi e delle polizze assicurative ed al progetto per la nuova Sede a conferma del quasi mezzo secolo di impegno continuo dell’Associazione nei confronti dei Soci e della cittadinanza tutta.
Con il 2013 ha inizio una nuova fase dell’Associazione che, alla soglia invidiabile del suo primo mezzo secolo, èchiamata a vivere questa età come tutti i bravi cinquantenni, con le gioie e le preoccupazioni che ne riempiono le giornate. Progressivamente cresciuta come mezzi, attività e persone, per stare al passo dei tempi è ora impegnata nell’attraversare il guado importante della modernizzazione, lasciando la sponda che ben conosce per arrivare all’altra sponda ed affrontare così il futuro. Fedele ai suoi principi e grazie alla sensibilità e disponibilità di alcuni esercizi commerciali lancia anche l’idea di una rete di solidarietà chiamata appositamente Ricomincio da Reggello per andare incontrare, con una serie di sconti importanti, ad alcuni bisogni primari dei diversi Soci, in particolare dei più deboli.
Con il 2014 alle porte la storia si ferma qui con tutto il futuro da scrivere insieme…